Deducibilità dell’assegno di mantenimento al coniuge
Gen 03Molto spesso, in alcuni procedimenti di separazione giudiziale dei coniugi o scioglimento degli effetti civili del matrimonio, in presenza di redditi molto bassi, il coniuge che dovrebbe comunque provvedere ad un mantenimento – sia pur minimo – dell’altro, adduce l’impossibilità di riuscire a provvedere al proprio sostentamento, magari dovendo sostenere i costi per un’abitazione altra da quella coniugale, e talvolta la perdita di alcune misure a sostegno del reddito, di cui in costanza di matrimonio la coppia si giovava, che porterebbe i già magri introiti coniugali a decurtarsi ulteriormente. Il DPR 22 dicembre 1986, n. 917 , noto come T.U.I.R. (Testo unico delle imposte sui redditi), all’art. 10, co.1, lett. c), prevede tra gli oneri deducibili “gli assegni periodici corrisposti al coniuge, ad esclusione di quelli destinati al mantenimento dei figli, in conseguenza di separazione legale ed effettiva, di scioglimento o annullamento del matrimonio o di cessazione dei suoi effetti...
P-Day ed il sito del garante è down
Mag 25Dopo tanto parlarne, oggi è il 25 maggio 2018, il P-Day in cui entra in vigore il GDPR (General Data Protection Regulation), il Regolamento UE n. 679/2016, La normativa risale al 2016, ma negli ultimi giorni c’è stata l’affannosa corsa agli adeguamenti e alla regolarizzazione, tra nomine di DPO, nuove informative che hanno intasato le nostre caselle email, fastidiosi popup che ci hanno segnalato l’adeguamento delle cookie policy dei nostri siti preferiti… Ma anche le istituzioni sono in ritardo. Il termine per l’esercizio da parte del Governo della delega sulle materie di competenza delle normative nazionali è slittato dal 21 maggio 2018 al 21 agosto 2018. Così, essendo il GDPR self executing, seppure in difetto del decreto di recepimento, da oggi è immediatamente applicabile, con la conseguente disapplicazione del Codice della privacy, quantomeno per le parti in contrasto con la normativa europea. Ed intanto oggi, probabilmente per l’elevato numero dei tentati accessi, il...
Se il coniuge separato non vuole andarsene…
Apr 11Può capitare – come mi è capitato recentemente – che in una separazione giudiziale, in assenza di figli minori o non autosufficienti e dunque in mancanza di assegnazione presidenziale della casa coniugale al coniuge “collocatario”, il coniuge non proprietario non voglia saperne di abbandonare la casa coniugale di proprietà esclusiva dell’altro. Ed infatti, per una lacuna normativa, piuttosto grave a parere di chi scrive, nell’udienza ex art. 708 cpc, il Presidente se da un lato autorizza i coniugi a vivere separati, dall’altro non ha gli strumenti per garantire tale separazione, consentendo al coniuge proprietario di ottenere il godimento esclusivo del proprio immobile, sicché questi è costretto ad esperire un’altra – autonoma – azione, nel caso in cui i tentativi stragiudiziali restino infruttuosi. E’ pur vero che alcuna giurisprudenza di merito – segnatamente la Corte d’Appello di Roma in sede di reclamo – ha coraggiosamente riconosciuto il nesso funzionale del...
La prova della puntualità del volo spetta al vettore
Feb 19Recentemente la Corte di Cassazione, con Ordinanza n. 1584 dep. il 23/01/2018 ha chiarito come anche in caso di richiesta giudiziale di risarcimento danni per ritardo di un volo, si applichino le norme ordinariamente previste in materia di responsabilità contrattuale, sicché al passeggero danneggiato basterà allegare l’inesatto adempimento e provare il danno. In mancanza di una norma specifica (non rinvenibile neppure nella Convenzione di Montreal) che deroghi a tale generale principio di diritto, spetta, pertanto, al vettore provare di aver bene ed esattamente adempiuto, anche in relazione a quanto previsto dal Reg. EU 261/04, del quale ci siamo già in altre occasioni occupati in materia di compensazione pecuniaria e più in generale di risarcimento del danno derivante da ritardi o cancellazioni dei voli....
La prassi dei conguagli pluriennali nei contratti di fornitura: le riforme della Legge di Bilancio
Gen 09La Legge di Bilancio, n. 205 del 27 dicembre 2017 ha introdotto importanti novità in materia di contratti di fornitura di energia elettrica, gas e del servizio idrico, in particolare in relazione alla prassi invalsa di conguagli pluriennali, dovuta spesso all’inerzia del Distributore che non provvede come per Legge alle letture dei contatori, sicché il fornitore procede all’emissione di fatture sulla base di letture stimate, salvo poi recapitare all’ignaro consumatore fatture di conguaglio di rilevanti importi, riferiti anche a un quinquennio, scaricando su di lui le inefficienze del sistema. Queste le principali modifiche introdotte con i commi da 4 a 10 dell’art.1 L. 205/17: – Prescrizione (nei confronti di tutti i soggetti della filiera) in due anni (si applicherà a partire dalle fatture in scadenza dal 01/03/18 per il settore elettrico; dal 01/01/19 per il settore del gas; dal 01/01/20 per il settore idrico) – Diritto alla sospensione dei pagamenti...